INTERROGAZIONE n. 472 del 29/04/2019
Chiarimenti in merito alle affermazioni dell'ex Commissario ad acta Scura

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- in data 18 aprile 2019, il Consiglio dei Ministri, tenutosi in seduta nella città di Reggio Calabria, ha approvato il Decreto Legge recante "MISURE EMERGENZIALI PER IL SERVIZIO SANITARIO DELLA REGIONE CALABRIA E ALTRE MISURE URGENTI IN MATERIA SANITARIA" RILEVATO CHE: nella Relazione Illustrativa al decreto legge di cui premessa si legge che: “la Regione Calabria rappresenta - nell'ambito delle regioni impegnate nei piani di rientro ovvero nella loro prosecuzione in programmi operativi - quella che ha registrato il valore più basso nel contesto nazionale, che identifica nel livello di valutazione ministeriale (Griglia LEA) il livello di soddisfacimento minimo dei livelli essenziali di assistenza. Infatti, il punteggio complessivo per il 2017 della Griglia LEA si attesta per la Regione Calabria su un punteggio pari a 136 che, secondo i parametri di riferimento fissati dal Comitato Lea (range 25-225;
positivo a 160), risulta sotto la soglia di adempienza e in preoccupante flessione rispetto alla precedente annualità " (...) “con riferimento alla situazione economico-finanziaria, i Tavoli tecnici hanno rilevato che la Regione Calabria, al IV trimestre 2018, presenta un disavanzo di 168,898 mln di euro”. STANTE CHE: - in data 23 aprile 2019, in merito al citato decreto legge, mediante lettera aperta indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, l'ing. Massimo Scura (già Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria), contesta i dati sopra riportati e afferma quanto segue: - "I livelli essenziali di assistenza della Calabria sono arrivati a 153,45 punti nel 2016, hanno raggiunto la sufficienza, 160, nel 2017, e circa 170 punti nel 2018. Semplicemente il flusso dei dati 2016 e 2017 non è stato inviato in modo completo dalla regione sui corretti canali";
- "E stato verificato, solo ora per verità, che nel 2016 e 2017 le altre regioni hanno addebitato alla Calabria decine di milioni di euro per prestazioni non offerte a calabresi";
- “Se i flussi Lea non sono stati inviati correttamente la responsabilità è del Presidente Oliverio, che pensava solo a farsi nominare commissario. E sempre responsabilità del governatore se ai tavoli del contenzioso con le altre Regioni o non ha inviato nessuno o ha inviato persone incompetenti”;
- “la Calabria ha innanzitutto necessità di far funzionare il Dipartimento Tutela della Salute decapitato dal Presidente Oliverio e la Stazione unica appaltante, causa di una spesa per beni e servizi fuori controllo e di tempi biblici per esperire una gara, favorendo proroghe a vantaggio dei soliti noti”. RITENUTO CHE: al netto delle criticità e incongruenze del menzionato decreto legge, che non aggredisce i gangli problematici della sanità calabrese e non predispone ricadute positive per la salute dei cittadini, le affermazioni dell'ex Commissario Scura in relazione alle presunte mancate o, peggio, errate comunicazioni della Regione rispetto al disavanzo e, ancor di più, rispetto ai LEA, nonché alle presunte responsabilità del Dipartimento Tutela Salute, necessitano di un chiarimento immediato da parte del Presidente della Giunta Regionale;
Per sapere:
quali iniziative ha inteso e intende intraprendere il Presidente della Regione Calabria, On. Mario Oliverio, per illustrare con dati inequivocabili il quadro effettivo degli atti compiuti in materia e dello stato attuale della sanità regionale, al fine, soprattutto, di garantire il diritto dei cittadini calabresi alla chiarezza e alla verità.

Allegato:

29/04/2019
D. BEVACQUA